Scrivere in inglese può mettere paura ma per ritrovare fiducia basta saper riconoscere quattro tipi di frase e imparare la punteggiatura che unisce le clausole che le compongono.
La simple sentence è una frase semplice, detta anche independent clause o frase indipendente, che sta in piedi da sola perché contiene almeno un soggetto e un verbo ad es: “Roberta studies.” (Roberta studia.). Naturalmente essa può essere anche più lunga e includere uno o più complementi ad es: “Roberta studies English.” (Roberta studia inglese.). La compound sentence è una frase composta che racchiude due o più independent clauses ad es: “Roberta studies English” (Roberta studia inglese) e “she has an American boyfriend” (lei ha un fidanzato americano). Queste possono essere congiunte in tre modi. Con un punto e virgola ad es: “Roberta studies English; she has an American boyfriend.”. Oppure con una virgola seguita da una delle coordinating conjunctions o congiunzioni coordinative, conosciute con l’acronimo FANBOYS – For, And, Nor, But, Or, Yet, So – ad es: “Roberta studies English, and she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese e ha un fidanzato americano.). O, in alternativa, con un punto e virgola seguito da uno dei conjunctive adverbs o avverbi congiuntivi, conosciuti con l’acronimo HOTSHOT CAT – However, Otherwise, Therefore, Similarly, Hence, On the other hand, Then, Consequently, Also, Thus – ad es: “Roberta studies English; also, she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese. Inoltre, ha un fidanzato americano.). La complex sentence è una frase complessa in quanto composta da una dependent clause o frase dipendente seguita da una independent clause o vice versa. Le dependent clauses si avvalgono delle subordinate conjunctions o congiunzioni subordinate, conosciute con l’acronimo BAT WASHTUB – Because, After, Though, When/While, Although, Since, How, That, Until, Before. Nel caso della dependent clause seguita dalla independent clause, le due si uniscono con una virgola ad es: “Since she has an American boyfriend, Roberta studies English.” (Poiché ha un fidanzato americano, Roberta studia inglese.). Invece quando la independent clause è seguita dalla dependent clause non c’è bisogno di punteggiatura ad es: “Roberta studies English because she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese perché ha un fidanzato americano.). La complex-compound sentence è una frase contemporaneamente complessa e composta formata da una dependent clause e da due o più independent clauses. Un esempio potrebbe essere una dependent clause seguita da due independent clauses: “Since she has an American boyfriend, Roberta studies English, and she speaks only in English.” (Poiché ha un fidanzato americano, Roberta studia inglese e parla solo in inglese.). Oppure, viceversa, due independent clauses seguite da una dependent clause: “Roberta studies English, and she speaks only in English because she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese e parla solo in inglese perché il suo fidanzato è americano.). Una volta riconosciuto il tipo di frase, diventa più facile identificare i tre errori tipici di punteggiatura in inglese. Il comma splice è un errore che avviene quando lo scrittore unisce due independent clauses con una virgola ad es: “Roberta studies English, she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese, lei ha un fidanzato americano.). Come abbiamo visto sopra, la virgola da sola non basta, deve essere seguita da una coordinating conjunction ad es: “Roberta studies English, and she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese e ha un fidanzato americano.). Il fragment è un errore che nasce dal trattare una frase incompleta, appunto un frammento di frase, come se fosse una simple sentence, ovvero una independent clause. Una frase che non abbia un soggetto e/o un verbo è un fragment ad es: “In town during the holidays.” (In città durante le vacanze.). La frase è incompleta perché non sappiamo chi sia in città durante le vacanze né cosa ci stia facendo. Un altro esempio di fragment è una dependent clause seguita da un punto ossia presentata come se fosse una independent clause ad es: “Though he was in town during the holidays.” (Nonostante fosse in città durante le vacanze.). Qui, invece, manca il seguito della frase ad es: “Though he was in town during the holidays, he felt sad/happy/bored.” (Nonostante fosse in città durante le vacanze si sentiva triste/felice/annoiato.). La run-on sentence è un errore che nasce dall’omettere una punteggiatura dove invece necessitava ad es: “Roberta studies English she has an American boyfriend.” (Roberta studia inglese ha un fidanzato americano.) dove manca un punto virgola tra le parole “English” e “she”. Oppure “Since she has an American boyfriend Roberta studies English.” (Poiché ha un fidanzato americano Roberta studia inglese.) dove manca una virgola tra le parole “boyfriend” e “Roberta”. Ora che conoscete i quattro tipi di frase e i tre errori tipici di punteggiatura, spero che scrivere in inglese vi sarà più semplice. Non mi resta che augurarvi buona scrittura! Aubrey Hill
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Tempo fa ho letto una storia curiosa. Raccontava che nel 1918 Max Planck, dopo aver vinto il premio Nobel per la Fisica, girava per la Germania a tenere lezioni sulla meccanica quantistica. Il suo autista, a forza di assistere alla solita conferenza, l’aveva memorizzata e un giorno propose al suo datore di lavoro di scambiarsi ruoli: l’autista avrebbe tenuto la lezione e Planck si sarebbe seduto in prima fila vestito da autista. Con sua grande sorpresa, un po’ per noia e un po’ per gioco, Planck si prestò allo scherzo. Alla fine della conferenza tenutasi all’università di Monaco, un celeberrimo fisico fece una domanda e ricevette la seguente risposta: “La sua domanda è talmente banale che lascerò che sia il mio autista a risponderle.”
Se vogliamo, un colloquio di lavoro in inglese (e non solo) ha lo scopo di capire se i candidati possiedono “chauffeur knowledge” o “Planck knowledge” ossia se stanno recitando una parte ripetendo cose che hanno sentito o se conoscono davvero la materia discussa. Dobbiamo dunque aspettarci che chi ci intervisterà cercherà di prenderci in contropiede facendo domande fuori dagli schemi. Gli americani chiamano questa tattica “throwing a curve ball”, una metafora presa dal baseball che significa lanciare una palla ad effetto. Una tipica domanda “curve ball” potrebbe essere: “How would you explain the last major project you worked on to your grandmother?” (Come spieghereste a vostra nonna l’ultimo grande progetto al quale avete lavorato?). La logica dietro a questa domanda può essere riassunta da una osservazione fatta da un altro fisico famoso, Albert Einstein: “Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.” Nonostante non possiamo prevedere tutte le domande che ci verranno fatte, possiamo comportarci in maniera tale da migliorare le probabilità di passare qualsiasi colloquio di lavoro. Arrivare almeno dieci minuti in anticipo, vestirsi leggermente meglio di come pensiamo si vestirà chi ci intervisterà e lasciare che sia lei o lui la prima persona a parlare sono comportamenti che ispireranno fiducia in noi. Invece, una volta cominciato il colloquio, cercate di adottare le medesime parole usate da chi vi intervista nelle sue domande. Questa è la tecnica conosciuta come mirroring ovvero specchiare. Ad esempio, alla domanda: “Where do you see yourself in five years’ time?” (Dove ti vedi tra cinque anni?), risponderemo: “In five years’ time, I see myself as …” (Tra cinque anni, mi vedo come…). Il mirroring è efficace perché le persone tendono a favorire chi somiglia a loro e perché i candidati possono prendere tempo per pensare alla loro risposta. Il colloquio non è una conversazione tra amici e non è neanche parlare in pubblico. Diciamo che è a metà strada tra i due tipi di comunicazione. Questo vuol dire che dobbiamo parlare più lentamente del solito, dobbiamo dare il tempo a chi ci intervista di pensare a come le nostre competenze ed esperienze possano essere utili alla sua impresa o a quella del suo cliente. A questo proposito, Robert Cialdini, uno psicologo esperto nelle tecniche di persuasione, suggerisce che all’inizio del colloquio i candidati facciano una domanda a chi li intervista: “Why did you think of me for this position?” (Perché avete pensato a me per questa posizione?). Lo scopo di questa domanda è di portare in superficie nella mente degli intervistatori gli aspetti positivi dei candidati, così che il resto del colloquio venga percepito attraverso questo filtro favorevole. In poche parole, questa domanda ricorderà agli intervistatori tutti i vantaggi di assumerli, mettendo in secondo piano eventuali lacune professionali o accademiche che possano emergere dal curriculum vitae o colloquio. Questa tecnica è nota come “pre-suasion” perché è una “persuasion” che avviene ancora prima che i candidati abbiano risposto ad alcuna domanda. Infine, non mi resta che augurarvi “In bocca al lupo!” o come dicono gli anglofoni “Break a leg!”. Aubrey Hill L’inglese è una lingua piena di omofoni, ossia parole che si pronunciano nello stesso modo ma hanno significati diversi. Ad esempio, le seguenti parole: ‘there’ (es: the car is there – l’auto è là), ‘their’ (es: it is their anniversary – è il loro anniversario) e ‘they’re’, contrazione delle due parole ‘they’ e ‘are’ (es: they’re happy to see you – sono contenti di vederti) si pronunciano allo stesso modo. Un breve controllo su internet vi mostrerà che vi sono diverse centinaia di omofoni e visto che ognuno condivide la pronuncia con due o più parole, le parole interessate sono migliaia. Di conseguenza, questo crea non pochi problemi a chi si trova a comunicare in inglese a voce.
Per questa ragione gli insegnanti di inglese sono più che giustificati nell’insistere a inculcare lo spelling ai propri allievi. Purtroppo usare uno spelling scolastico è efficace solo se state parlando con qualcuno che vi riesca a sentire adeguatamente, che conosca l’inglese bene e che riconosca il vostro accento: tre cose che nella vita reale non si avverano quasi mai. Nella stragrande maggioranza dei casi si tende a comunicare in inglese a voce attraverso il telefono o Skype con persone che non sono di madrelingua inglese e che spesso provengono da un continente diverso dal nostro. Già negli anni Cinquanta, la International Civil Aviation Organisation (ICAO), l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile, aveva capito che non si poteva affidare la sicurezza dei cieli allo spelling scolastico perché una parola sbagliata nelle comunicazioni tra piloti avrebbe potuto costare la vita a molte persone. Per evitare questo problema, la ICAO sviluppò un proprio sistema: l’alfabeto fonetico radiotelegrafico. Contemporaneamente questo alfabeto fu adottato dall’Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord o North Atlantic Treaty Organisation (NATO) - l’organo militare che coordina e salvaguardia la difesa degli abitanti dei suoi stati membri - e divenne dunque il NATO alphabet. Un alfabeto fonetico talmente semplice che può essere compreso persino da chi lo sente per la prima volta. Mentre in italiano si fa lo spelling usando i nomi di città es: ‘A’ come ‘Ancona’, ‘B’ come ‘Bologna’ etc., l’alfabeto fonetico NATO sostituisce la lettera direttamente con una parola universalmente conosciuta che inizia con quella lettera es: Alpha, Bravo. Visto che siamo in agosto, ho deciso di mettere l’alfabeto fonetico NATO in forma di quiz nella speranza che questo piccolo passatempo possa poi diventarvi utile al lavoro, a scuola o anche solo in vacanza. The NATO Alphabet Quiz: ___ The first letter of the Greek alphabet. - La prima lettera dell’alfabeto greco. ___ What the audience shouts to praise a performer. – Quello che grida il pubblico a un artista che apprezza. ___ Name of the protagonist of the Peanuts comic strip. – Il nome del protagonista dei Peanuts. ___ The fourth letter of the Greek alphabet. - La quarta lettera dell’alfabeto greco. ___ What you get when you shout in the mountains. – Viene gridando tra le montagne. ___ Mr Fox’s American dance from the 19th century. – Ballo americano del diciannovesimo secolo del Signor Fox. ___ Sport played by Tiger Woods. – lo sport di Tiger Woods. ___ A type of inn. – Un tipo di albergo. ___ The second most populous country after China. – Il paese più popolato dopo la Cina. ___ Romeo’s lover. – L’amante di Romeo. ___ Unit of weight. - Unità di peso. ___ Peru’s capital. - Capitale del Peru. ___ Tyson’s name. – Il nome di Tyson. ___ The eleventh month. – L’undicesimo mese. ___ The world’s most famous film awards. – Il premio per film più famoso al mondo. ___ The head of the Catholic Church. – Fa capo alla chiesa cattolica. ___ A French-speaking province of Canada. – Una provincia francofona del Canada. ___ Juliet’s lover. - L’amante di Giulietta. ___ The Nevada in Southern Spain. – La Nevada nella Spagna meridionale. ___ Argentinian Dance. - Ballo argentino. ___ What soldiers wear. – Quello che veste il soldato. ___ Name that means winner. – Nome che significa vincitore. ___ Irish (or Scottish) alcoholic drink. - Bevanda alcolica irlandese (o scozzese). ___ What hospitals do to you when you break a limb. – Cosa ti fanno in ospedale quando ti rompi un arto. ___ A slang term for American. – Termine gergale per americano. ___ South African warrior tribe. – Etnia guerriera sudafricana. RISPOSTE: Alpha, Bravo, Charlie, Delta, Echo, Foxtrot, Golf, Hotel, India, Juliet, Kilo, Lima, Mike, November, Oscar, Papa, Quebec, Romeo, Sierra, Tango, Uniform, Victor, Whiskey (o Whisky), X-Ray, Yankee, Zulu. Aubrey Hill |
AuthorAubrey Alexander Hill nasce nel 1966 da madre italiana e padre inglese ed è completamente bilingue. ArchivesCategories |